Testa, gambe, cuore, in un progetto di scialpinismo speciale Homeland Montespluga Madesimo e altri indirizzi preziosissimi per avvicinarsi alla pratica dello skialp in piena sicurezza.
Nelle montagne incontaminate e nei percorsi isolati trovano la pace. Ristorando la vista con paesaggi semplici quanto mozzafiato. Respirando aria pulita. Vivendo nel qui e ora al ritmo del proprio respiro e dei propri sci che solcano la neve spinti solo dalla forza del proprio corpo. Come rivela uno studio condotto da ISPO (Monaco Fiera Internazionale Winter Sport) gli amanti dello scialpinismo sono aumentati! I dati attuali di DAV e Skimo-Austria portano addirittura a ipotizzare che la comunità di scialpinisti crescerà del 6% all’anno. "In questa ultima stagione il numero di scialpinisti sulle Alpi è quasi raddoppiato", afferma Benedikt Böhm, general manager tedesco di Dynafit, una delle aziende promotrici dello ski fitness. "Si tratta di una nuova generazione di scialpinisti, più rilassati, e si iniziano a vedere anche le famiglie. E come dicono gli esperti di marketing sportivo, quando cresce la componente femminile è sempre un segno di vivacità, perché vuol dire che a essere in crescita è l’intero settore". Questo trend fa ben pensare che nel futuro più prossimo compariranno in sempre più località percorsi di scialpinismo su tracciati prestabiliti. Dei luoghi, che in parte già esistono, ma che dovrebbero essere di nuovo fruibili in un contesto controllato. Ricordiamo che l'articolo 15 della legge n. 363 del 2003 vieta la risalita della pista con o senza sci ai piedi, salvo previa autorizzazione dei gestori dell'area sciabile attrezzata. La stessa legge attribuisce ai gestori delle piste da sci e delle aree sciabili il potere di regolamentarne l’uso. L’idea potrebbe essere, quindi, quella di organizzare dei percorsi sicuri che ruotino intorno agli impianti, come hanno già sviluppato alcuni comprensori. Böhm ha scelto di collaborare con i gestori degli impianti di risalita e i proprietari dei comprensori sciistici e dal novembre 2019 è partner di un nuovo concept rivolto proprio ai fruitori dello scialpinismo presso St. Johann Tirol, in Austria. All’Aprica (Sondrio) si può praticare scialpinismo in notturna. Qui, infatti, la “Baradello” viene battuta, illuminata e aperta agli appassionati dalle 17.30 alle 21 in determinati giorni, fino a fine febbraio pagando un contributo giornaliero di 5 euro. Il comprensorio sciistico di Bardonecchia (Torino) ha permesso la risalita lungo alcune piste dal 28 dicembre al 6 gennaio per gli appassionati delle pelli. Ha inoltre messo a disposizione due itinerari battuti per la risalita. Nel comprensorio Borno-Monte Altissimo (Brescia) gli scialpinisti possono anche ristorarsi con il servizio d’asporto presso il rifugio del posto. Tra Valle d'Aosta e Vallese SKIALP Gran San Bernardo è un 'area dove neofiti e sciatori più esperti possono trovare percorsi, servizi e opportunità turistiche adatti alle diverse esigenze. La sua creazione ha visto coinvolto un Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale.
Di fondamentale importanza per approcciarsi a questo sport e ridurne i rischi è frequentare corsi di sicurezza o affidarsi a un esperto. Studi dimostrano che la percezione del rischio è collegata a fattori quali l’equipaggiarsi con dispositivi di sicurezza o l’avere frequentato corsi dedicati. Gli utenti nuovi, improvvisati o all’inizio non hanno idea del rischio e come si valuta. Bisogna sensibilizzare, educare e preparare gli utenti della montagna per generarne di più qualificati. Un ARVA - apparecchio di ricerca travolti in valanga è la base di partenza per approcciarsi responsabilmente al terreno innevato. Per la montagna non esiste una patente e quindi sta alla responsabilità e iniziativa individuale crearsi le basi di conoscenza. Si è parlato ultimamente della possibilità di rendere il dispositivo di ricerca obbligatorio a tutti quelli che si rechino in montagna su terreno innevato. A tal proposito la Scuola di alpinismo Mmove di Arco (Trento) ha promosso alcuni webinar gratuiti dal titolo Scialpinismo oggi: restrizioni, nuove prospettive e sicurezza. Tra i relatori, esperti dello scialpinismo, aziende di riferimento e specialisti del settore, che si sono confrontati su questo fenomeno emergente e sul tema della sicurezza.
In questo contento di amore e passione verso l'anima della montagna nasce il progetto Homeland Montespluga Madesimo, una realtà che ha l'obiettivo di permettere in particolar modo ai neofiti di avvicinarsi alla pratica dello skialp o dello splitboard in piena sicurezza, sia dal punto di vista delle attrezzature da utilizzare, sia della conoscenza della neve e delle tecniche di discesa. Ognuno così, dal più esperto al meno esperto sportivo, potrà esplorare, svagarsi e mettersi in gioco in un contesto controllato. Homeland sarà un punto di riferimento per la pratica dello scialpinismo nelle Alpi centrali. Un contenitore di percorsi disegnati ad hoc, ma anche nella totale libertà che la montagna in inverno sa regalare, un modo prezioso per sfruttare il supporto di professionisti e servizi e partecipare a eventi e iniziative legate alla filosofia dello skialp, un'occasione unica per ritrovarsi a bere una birra con nuovi amici a fine giornata. Situata al culmine della Valchiavenna a un paio di ore di auto da Milano, Como, Lecco e Bergamo Montespluga è circondata da cime fino ai 3100 metri di quota con esposizioni su tutti versanti ed è percorribile spesso fino al maggio. Dopo la costruzione e l'abbandono di impianti a fune, simbolo del fallimento del vecchio modo di vivere la montagna Montespluga grazie al progetto Homeland fornirà un servizio di segnaletica permanente informando sugli itinerari consigliati in base ai livelli di esperienza e preziosi consigli sulla sicurezza. Un team di guide alpine eseguirà uno studio delle condizioni di rischio, tramite l’impianto di comunicazione indicherà dei suggerimenti sui comportamenti da attuare e fornirà diversi pacchetti di esperienze di formazione, in un programma strutturato su diversi livelli e diversi categorie di esperienze.
Di fondamentale importanza per approcciarsi a questo sport e ridurne i rischi è frequentare corsi di sicurezza o affidarsi a un esperto. Studi dimostrano che la percezione del rischio è collegata a fattori quali l’equipaggiarsi con dispositivi di sicurezza o l’avere frequentato corsi dedicati. Gli utenti nuovi, improvvisati o all’inizio non hanno idea del rischio e come si valuta. Bisogna sensibilizzare, educare e preparare gli utenti della montagna per generarne di più qualificati. Un ARVA - apparecchio di ricerca travolti in valanga è la base di partenza per approcciarsi responsabilmente al terreno innevato. Per la montagna non esiste una patente e quindi sta alla responsabilità e iniziativa individuale crearsi le basi di conoscenza. Si è parlato ultimamente della possibilità di rendere il dispositivo di ricerca obbligatorio a tutti quelli che si rechino in montagna su terreno innevato. A tal proposito la Scuola di alpinismo Mmove di Arco (Trento) ha promosso alcuni webinar gratuiti dal titolo Scialpinismo oggi: restrizioni, nuove prospettive e sicurezza. Tra i relatori, esperti dello scialpinismo, aziende di riferimento e specialisti del settore, che si sono confrontati su questo fenomeno emergente e sul tema della sicurezza.
In questo contento di amore e passione verso l'anima della montagna nasce il progetto Homeland Montespluga Madesimo, una realtà che ha l'obiettivo di permettere in particolar modo ai neofiti di avvicinarsi alla pratica dello skialp o dello splitboard in piena sicurezza, sia dal punto di vista delle attrezzature da utilizzare, sia della conoscenza della neve e delle tecniche di discesa. Ognuno così, dal più esperto al meno esperto sportivo, potrà esplorare, svagarsi e mettersi in gioco in un contesto controllato. Homeland sarà un punto di riferimento per la pratica dello scialpinismo nelle Alpi centrali. Un contenitore di percorsi disegnati ad hoc, ma anche nella totale libertà che la montagna in inverno sa regalare, un modo prezioso per sfruttare il supporto di professionisti e servizi e partecipare a eventi e iniziative legate alla filosofia dello skialp, un'occasione unica per ritrovarsi a bere una birra con nuovi amici a fine giornata. Situata al culmine della Valchiavenna a un paio di ore di auto da Milano, Como, Lecco e Bergamo Montespluga è circondata da cime fino ai 3100 metri di quota con esposizioni su tutti versanti ed è percorribile spesso fino al maggio. Dopo la costruzione e l'abbandono di impianti a fune, simbolo del fallimento del vecchio modo di vivere la montagna Montespluga grazie al progetto Homeland fornirà un servizio di segnaletica permanente informando sugli itinerari consigliati in base ai livelli di esperienza e preziosi consigli sulla sicurezza. Un team di guide alpine eseguirà uno studio delle condizioni di rischio, tramite l’impianto di comunicazione indicherà dei suggerimenti sui comportamenti da attuare e fornirà diversi pacchetti di esperienze di formazione, in un programma strutturato su diversi livelli e diversi categorie di esperienze.